La visita di mio fratello Mariano ad un orario inconsueto
della domenica pomeriggio mi ha annunciato la notizia della morte di
Antonio Tabucchi,
senza dubbio il nostro compaesano più illustre.
Compaesano, e non , più borghesemente, concittadino, è il termine che meglio identifica il rapporto tra il paese di Vecchiano, apparentemente anonimo, finché non ci si sofferma a scoprirne le caratteristiche, e lo scrittore appena scomparso nella sua Lisbona, patria di adozione non solo intellettuale, come si intuisce avvicinandosi alle sue opere.
Saranno in molti a scrivere della sua vita e della sua morte: intellettuali, letterati, critici, giornalisti. Contrariamente a mio fratello, che nel corso degli anni ha intrattenuto con Antonio un
rapporto amichevole, consolidato da una memorabile visita in Portogallo a metà degli anni 70, io non ho mai avuto l'occasione, e la fortuna, di conoscerlo personalmente, e l'ho conosciuto
solo in qualità di lettrice. Quando dicevo a qualche giovane supplente della mia scuola "Ti faccio passare davanti alla casa di Tabucchi" dalle loro reazioni
si aveva la conferma che ormai era già un mito.
Per noi è stato da sempre e resterà Antonino della Riesa ( la madre, levatrice appartenente ad una dinastia di ostetriche: il padre, Adamo, proprietario del bar all'angolo della piazza, centro della vita paesana), che cantava con gli amici"Cuando calienta el sol" col poncho e il sombrero, che un lontano giorno dei lontani anni 60 partì per il Portogallo.
senza dubbio il nostro compaesano più illustre.
Compaesano, e non , più borghesemente, concittadino, è il termine che meglio identifica il rapporto tra il paese di Vecchiano, apparentemente anonimo, finché non ci si sofferma a scoprirne le caratteristiche, e lo scrittore appena scomparso nella sua Lisbona, patria di adozione non solo intellettuale, come si intuisce avvicinandosi alle sue opere.
Saranno in molti a scrivere della sua vita e della sua morte: intellettuali, letterati, critici, giornalisti. Contrariamente a mio fratello, che nel corso degli anni ha intrattenuto con Antonio un
rapporto amichevole, consolidato da una memorabile visita in Portogallo a metà degli anni 70, io non ho mai avuto l'occasione, e la fortuna, di conoscerlo personalmente, e l'ho conosciuto
solo in qualità di lettrice. Quando dicevo a qualche giovane supplente della mia scuola "Ti faccio passare davanti alla casa di Tabucchi" dalle loro reazioni
si aveva la conferma che ormai era già un mito.
Per noi è stato da sempre e resterà Antonino della Riesa ( la madre, levatrice appartenente ad una dinastia di ostetriche: il padre, Adamo, proprietario del bar all'angolo della piazza, centro della vita paesana), che cantava con gli amici"Cuando calienta el sol" col poncho e il sombrero, che un lontano giorno dei lontani anni 60 partì per il Portogallo.
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