Una vecchia signora di 80 anni,
ancora civettuola e con tante storie da raccontare, memoria già storica e
ancora attuale di un'Italia che nei decenni è cambiata un po' in meglio e un
po' in peggio...
Si celebrano gli ottanta anni dall'apparizione della prima FIAT
500 "Topolino", la piccola autovettura che avrebbe segnato
l'inizio di una nuova epoca per gli Italiani, prodotta dal 1936 al 1955 e che,
a sessant'anni dall'uscita dell'ultimo esemplare, fa ancora parlare di
sé... e con quanta passione, non solo gli amatori delle auto d'epoca
e della soria del costume, ma anche chi naviga con emozione e un po'
di nostalgia tra lontani e cari ricordi. Anche per la mia famiglia la
"Topolino ha avuto una storia speciale.
Come tutte le cose che hanno vissuto a lungo, anche la piccola utilitaria ha una storia assai lunga e articolata, intrecciata con persone e luoghi diversi: il biografo ufficiale è mio fratello Mariano e i suoi racconti estemporanei e frammentari, tranne le utime informazioni, un po' più sistematiche per non uscire esageratamente dal seminato proprio qui, su Lo schiaccianoci...nella mia casa virtuale! In seguito a varie vicissitudini e passaggi ( reali, ma non ufficializzati) da un proprietario all'altro, i cui particolari, come in molte storie, si perdono se non nella notte dei tempi in un passato quasi remoto, la Topolino ( che qui abbiamo sempre chiamato "il Topolino", con uno spontaneo cambio di genere) negli anni 70 si trovava alloggiata in una grande officina fuori Pisa, dove lavorava il figlio dell'allora proprietario, amico di un'amico di mio fratello.
Il Topolino perse il diritto a quel ricovero quando il ragazzo cambiò lavoro e suo padre decise, in alternativa a una fine ingloriosa, di regalarla ai ragazzi interessati "purché la salvassero!"
Come tutte le cose che hanno vissuto a lungo, anche la piccola utilitaria ha una storia assai lunga e articolata, intrecciata con persone e luoghi diversi: il biografo ufficiale è mio fratello Mariano e i suoi racconti estemporanei e frammentari, tranne le utime informazioni, un po' più sistematiche per non uscire esageratamente dal seminato proprio qui, su Lo schiaccianoci...nella mia casa virtuale! In seguito a varie vicissitudini e passaggi ( reali, ma non ufficializzati) da un proprietario all'altro, i cui particolari, come in molte storie, si perdono se non nella notte dei tempi in un passato quasi remoto, la Topolino ( che qui abbiamo sempre chiamato "il Topolino", con uno spontaneo cambio di genere) negli anni 70 si trovava alloggiata in una grande officina fuori Pisa, dove lavorava il figlio dell'allora proprietario, amico di un'amico di mio fratello.
Il Topolino perse il diritto a quel ricovero quando il ragazzo cambiò lavoro e suo padre decise, in alternativa a una fine ingloriosa, di regalarla ai ragazzi interessati "purché la salvassero!"
La vetturetta aveva bisogno di
un energico intervento di recupero, che avrebbe impegnato tempo, capacità e
risorse, ma la passione vince ogni difficoltà e i ragazzi si misero all'opera.
Ma per poter mettere su strada il rinnovato piccolo tesoro, era necessario assolvere le dovute formalità burocratiche.Si prospettava una piccola odissea per mettere le cose a posto, poiché il legittimo proprietario risultava essere ancora il primo acquirente, che lo aveva a suo tempo venduto a un militare per la cifra di £70.000...il resto è storia e siamo al punto del passaggio di proprietà.
Qualche rimpianto da parte del vecchio proprietario che avrebbe anche ripreso la rediviva utilitaria fu messo giustamente a tacere, adducendo l'allora avvenuta vendita, niente da ridire!
Ma per poter mettere su strada il rinnovato piccolo tesoro, era necessario assolvere le dovute formalità burocratiche.Si prospettava una piccola odissea per mettere le cose a posto, poiché il legittimo proprietario risultava essere ancora il primo acquirente, che lo aveva a suo tempo venduto a un militare per la cifra di £70.000...il resto è storia e siamo al punto del passaggio di proprietà.
Qualche rimpianto da parte del vecchio proprietario che avrebbe anche ripreso la rediviva utilitaria fu messo giustamente a tacere, adducendo l'allora avvenuta vendita, niente da ridire!
Con il cambio della targa da LU-17xxx inPI-24042 c'era un bel salto
di parecchi anni e così, come fa piacere alle signore di tutte le età, la piuttosto attempata Topolino si trovò anche ringiovanita!
Con le apposite
lunghe e pazienti cure da parte dei nuovi zelanti proprietari e il nuovo loock
completato dalla verniciatura in un fiammante "Rosso Ferrari" e da
una leziosa tendina parasole orientabile di stoffa a righe, che mi vanto di
aver cucito io, abbellita da una spiritosa passamaneria composta da palline,
oscillanti ad ogni minimo movimento, finalmente la Topolino riprese la sua
marcia sulle strade del territorio, salutata con simpatia come si addice a una
vecchia conoscenza che fa sempre piacere rivedere in giro
Brevi "corse", se si può definirle tali, alternate a lunghi periodi di riposo in adeguati ripari e la vita della topolino si è felicemente prolungata fino ai nostri giorni.
Dismesso l'abito rosso, adesso sfoggia un elegante lucidissimo colore nero, nel quale si specchia l'orgoglio di una automobile diventata un simbolo del suo tempo.
Brevi "corse", se si può definirle tali, alternate a lunghi periodi di riposo in adeguati ripari e la vita della topolino si è felicemente prolungata fino ai nostri giorni.
Dismesso l'abito rosso, adesso sfoggia un elegante lucidissimo colore nero, nel quale si specchia l'orgoglio di una automobile diventata un simbolo del suo tempo.
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