filastrocca dei Cappelli



Sopra le teste, quanti cappelli,
 buffi, eleganti, ridicoli o belli;
parano il sole o paran la pioggia,
di ogni colore e di ogni foggia.
 
    Sotto il sombrero c’è il messicano
 Con il suo poncho e la chitarra in mano.
  E nella steppa ecco il cosacco
che sfida il freddo col suo colbacco.
    
   Dal suo cilindro lucido e nero
 Il mago estrae un coniglio vero.
L’elegantone con la paglietta;
 il grande Chaplin con la bombetta.
     Cappello a punta per Mago Merlino,
 busta di carta per l’imbianchino
 E nel saluto militare
la mano il cappello va a toccare.

Se fai un lavoro pericoloso
il casco in testa è doveroso.
       E se vai in moto non lo scordare:
       nell’incidente ti può salvare.
     In ogni modo sotto i cappelli
    Sbucano teste pelate o capelli:
    dentro le teste, tanti pensieri,
    sogni, problemi e desideri.
Ognuno pensi con la sua testa,
perché in fondo la vita è questa.

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