Agosto, Mese della Memoria





In questo angolo di Toscana il mese di Agosto è il Mese della Memoria.


Qui, come in tante altre parti d'Italia, dalla data dell'Armistizio dell'8 Settemtre 1943 alla liberazione definitiva della primavera del 1945, accaddero numerose stragi efferrate contro la popolazione civile da parte dell'esercito tedesco con la complicità attiva dei fascisti italiani.
Dall'elenco delle stragi compiute dai nazifascisti in Toscana
dal 1943 al 1945 , diviso per province, pubblicato dall'ANPI,
tra i 43 episodi avvenuti nella Provincia di Pisa, 
quelli che seguono interessano strettamente il nostro territorio

  31. Molina di Quosa (San Giuliano Terme) Loc. La Romagna, 6-7 agosto 1944 : 69 vittime, rastrellate e condotte   alla scuola di Nozzano (Lu), sede del comando della 16 Panzer Grenadier Division del gen. Simon ; verranno tutti fucilati tra l’ l1 e il 12 agosto 1944 . Tra loro Livia Gereschi, giovane insegnante di lingue straniere che si offrì di fare da interprete e riuscì a far liberare le donne e i bambini, ma  lei stessa seguì la sorte dei 68 uomini fucilati.

 37. Nodica-Vecchiano 14 agosto 1944 : 18 vittime fucilate in distinti punti della bonifica di Migliarino; 

42. Filettole , 24 Agosto 1944 : 68 vittime, tra le quali don Libero Raglianti , medaglia d’oro della Resistenza.
Talvolta  i nomi, le cifre, le date, nella loro nuda crudezza, 
sono più eloquenti di ogni commento .
Testimoniano la tragedia dei Morti  innocenti
 più di ogni discorso commemorativo.
Legano la memoria e la coscienza di ognuno 
in un vincolo sacro e perpetuo.

Spesso la causa, o anche la scusa, di tali delitti era la presunta presenza e collaborazione con i Partigiani che stavano dando vita al movimento della Resistenza al fianco degli Alleati.
Particolarmente sanguinoso e segnato da feroci episodi di violenza fu il passaggio del fronte in questa zona, a causa della vicinanza con la Linea Gotica, che avrebbe dovuto arrestare l'avanzata degli alleati, nella Seconda guerra mondiale, sbarrando l'Italia dall'Adriatico al Tirreno e che in realtà travolse intere comunità, vite dei singoli e destini personali.                                                                                                                            ( Dati e immagine reperiti in rete: 
                                           siti dell'ANPI, della Regione Toscana 
                                           -Storia e Memoria del '900-
                                           e de "La Voce del Serchio")


    1944-2016: 72 anni


 72 anni, tanti ne sono passati dalle stragi nazifasciste dell'agosto 1944,

 molte delle quali interessarono  direttamente il nostro territorio.
La Toscana ha pagato un tibuto altissimo in termini di vittime civili, un nome per tutti, Sant'Anna di Stazzema, ma l'elenco è tragicamente lungo.
Pochi giorni fa mi trovavo nell'antico paese di Vinca, sui monti della Lunigiana, famoso per la produziobe del suo eccezionale pane e una vecchia signora incontrata per caso, confondendo anni ed epoche nei ricordi di una vita ormai molto lunga, mi raccontava con vivacità ed emozione momenti vissuti da lei in prima persona e dalla comunità di quel piccolo borgo montano, alcuni episodi avvolti nella nebbia di una mente un po' stanca e provata.
Ma i ricordi dei fatti di  guerra che precedettero la liberazione, quando lei era una ragazzina di 14 anni, erano nitidi e precisi.
 Il suo istinto di adolescente le permise di salvarsi, a lei e alla sua dubbiosa madre.
Ogni volta che pronunciava la terribile parola "kaputt", i suoi limpidi occhi cerulei si velavano di un terrore ancora vivo e presente.
Tutti i gesti e le parole di quei tragici momenti, rimasero impressi per sempre nella sua memoria, come devono essere sempre presenti alla coscienza di tutti noi, in generazione in generzione, con lo sguardo rivolto a un futuro di pace comune, attualmente molto distante.

2 commenti:

  1. Ciao Olga,
    sono sempre felice di sentrti, anche se l'argomento è tragico come quello di questo post.
    Questi eventi non li abbiamo vissuti direttamente, ma li abbiamo conosciuti e dobbiamo preservarli dall'oblio, in tutti i modi possibili.
    Un forte abbraccio

    RispondiElimina