Novembre

 Contro un cielo di piombo, i ciclamini
rabbrividiscono con la testa china;
tremano sugli steli troppo fini
alla livida luce mattutina.

Le nubi nere minacciano dal cielo
mentre la pioggia batte contro i vetri.
Novembre già promette il primo gelo;
la notte porta giorni brevi e tetri.

E’ tempo che la terra si addormenti,
nella promessa di una nuova vita,
che la stagione buia non  spaventi.

L’autunno ci rinnova affetti e odori
tra i domestici riti della casa,
e intanto ascolti come piove fuori.


    


     


                                                          

4 commenti:

  1. Come è vero,la casa diventa finalmente una "tana"calda calda;come mi piace!
    Ecco la poesia:
    Un grigiore di piombo,
    un girare di foglia.
    Poi un gran temporale
    che ti toglie ogni voglia;
    ma se il sole riuscisse
    con un tiepido raggio,
    a forare le nubi,
    a crearsi un passaggio,
    un bel blu diverrebbe
    quel che ora è grigiore,
    alle foglie per terra
    tornerebbe il colore.
    Non sarebbe più freddo,
    non più gelido il vento
    che avvolge il mio cuore.
    ciao

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  2. Cara Fata Confetto è splendido questo sonetto, riproduce le luci i suoni ed i profumi di questo mese tanto bello e talvolta anche triste.
    Mi complimento con te, non è facile al tempo presente incontrare persone attaccate agli antichi stili poetici.
    Un abbraccio
    Giorgio

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  3. Un sonetto incantevole che dona sensazioni di tranquilla resa ai mutamenti. Complimenti!

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    1. Grazie Rosanna e benvenuta tra le mie parole qua e là:-)
      Il sonetto si ama o si odia: molti ritengono costrittiva una metrica tanto rigida.
      Per me è stimolante trovare le parole più sintetiche, ma poetiche, per esprimere le mie emozioni.

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